Garfagnana
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I NATALECCI
I solstizi, nella tradizione popolare sono da sempre caratterizzati dall’accensione di fuochi rituali in quanto si pensava che aiutassero la forza del sole.
In Garfagnana questa usanza è ancora celebrata in occasione della vigilia di Natale, quando il paesaggio è costellato da bagliori infuocati che qui vengono definiti Natalecci. Essi consistono in costruzioni, generalmente a forma cilindrica alte più di dieci metri e con un diametro di tre/quattro, effettuate intrecciando intorno ad un tronco di castagno una grande quantità di rami di ginepro.
Fondamentale è rendere solida la struttura portante e fare in modo che la fiamma sia duratura e ciò si ottiene con l’aiuto di una gabbia di filo di ferro e grazie all'abilità di chi lo costruisce.
Nella stessa Garfagnana però esistono differenze: in alcuni comuni come ad esempio Camporgiano si accende un unico fuoco, solitamente sul sagrato, mentre a Gorfigliano i falò sono numerosi e sono oggetto di una gara. Qui, infatti, ogni quartiere allestisce un falò e vince quello la cui fiamma dura oltre i venti minuti, sia più alta, ben visibile e senza fumo.
Strategica dunque è la scelta della posizione, ben visibile sia dalla “giuria” che dalla popolazione.
Nel corso della preparazione si suole consumare banchetti mentre durante la gara vengono espresse grida beneauguranti che lodano il fuoco.


Tradizioni e leggende della Garfagnana



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