Prodotto soprattutto in alcuni orti familiari della zona della Garfagnana, si raccoglie gradualmente ad avvenuta maturazione.

Si contraddistingue per avere un baccello ricurvo di colore verde che quando matura diviene bianco-crema, mentre il seme assume una colorazione per metà bianca e per metà rosso vinaccia scura.

Usato principalmente sgranato secco è una varietà di fagiolo molto delicato, accompagna passati e minestre, in particolar modo quella di farro, in quanto il suo brodo di cottura conferisce un sapore aromatico intenso che ricorda quello del brodo di carne.

Il "fagiolo scoppiato" è un altro piatto tipico preparato con questo tipo di legume.

Il procedimento prevede l'ebollizione del fagiolo per circa 20 minuti in una pentola di coccio, in seguito lo si pone nel forno per 10-15 minuti, per ultimarne la cottura, con olio nuovo.

Il nome di questo piatto deriva dal fatto che il fagiolo si apre e si può degustare, per questo si dice che "scoppia”.

Conosciuto fin dal 1883, è un prodotto tipico di questa zona che con molta probabilità ha avuto origine nella zona di Casciana e Gramolazzo e si è poi diffuso in tutti comuni.