San Pellegrino in Alpe

San Pellegrino in Alpe

Il piccolo paese di San Pellegrino in Alpe si trova al confine tra la provincia di Lucca e di Modena, ad un'altitudine di 1525 metri. Circondato dal tipico paesaggio alpestre, dalla sua posizione si gode la vista della Garfagnana e delle Alpi Apuane.

Nel 1077 acquisì importanza con l'apertura di un passaggio verso le Provincie Modenesi e fu quindi sede di un ospitale e di un importante santuario.

Narra la leggenda che San Pellegrino, scozzese di origini nobili, dopo aver vagato per l'Europa, venne in eremitaggio nei boschi della Garfagnana, trovando la morte nel 643. La fama del Santo si propagò immediatamente e una prima chiesa a lui dedicata dovette essere costruita poco dopo. La prima testimonianza scritta è però del 1110, in un documento dove il notaio Ugizio di Castiglione Garfagnana donava alcuni dei suoi beni alla chiesa di San Pellegrino.

La posizione geografica del luogo poi, contribuì al suo sviluppo e alla successiva costruzione di un ospitale per pellegrini. Da qui passava infatti la strada che dalla valle del Serchio saliva verso il confine emiliano e Modena. In breve cominciò a crescere una comunità monastica che si faceva carico di entrambi gli edifici religiosi e dell'assistenza a pellegrini e viandanti. L'apertura di altre strade verso l'Emilia unito alla situazione politica della zona provocò un lento decadimento. All'inizio del XV secolo il santuario e l'ospitale si trovano quasi semidistrutti. La ricostruzione venne intrapresa da Leonello dé Nobili alla fine dello stesso secolo, con l'ampliamento della chiesa alle dimensioni attuali e il ripristino dell'ospizio.

All'interno si conserva un tempietto marmoreo cinquecentesco del lucchese Matteo Civitali, che originalmente ospitava le spoglie di San Pellegrino, oggi murate nella parete in fondo alla chiesa.

Nelle sale dell'antico ospitale si trova il Museo Etnografico Don Luigi Pellegrini, testimonianza della civiltà contadina della zona. Fondato nel 1970, è intitolato al suo creatore, Don Luigi Pellegrini e raccoglie più di 4.000 oggetti inerenti alla civiltà contadina esposti in 14 sale. Principlamente del XIX secolo, si trovano suddivisi in sezioni rappresentanti ambienti di vita quotidiana e di lavoro.

Il museo conserva inoltre arredi originali dell'ospitale risalenti al XVII e XVIII secolo.

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